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giovedì 19 maggio 2016

“M.M.C.A.” polittico poetico in omaggio a:
Michelangelo, Masaccio, Caravaggio, Artemisia Gentileschi.


3 Io 13 maggio 2014
(Liberamente ispirata all’opera di Michelangelo: Il giudizio universale (1536 – 1541) Roma – Cappella Sistina)
1 Eterna Io
spellata, squagliata, spogliata
agorafobica che si diletta al gioco della conta
con turpiloqui e moti ascensionali,
alternati a cadute nella fossa.
2 Eterna Io
strillata, silenziosa
relegata nell'ultima stanCa della Casa.
Censurata nella parola
e dalle braghe sparse a terra.
Pagherete un tot a personaggio.
3 Eterna Io
stupida
dall'ego smisurato
e ora degradata a umanità mista.
Resurreggi-Mi'(chele)
dalla fase tri-polare del favo galleggiante.

L'ultimo viaggio maggio 2014
(Liberamente ispirata all’opera di Masaccio: Cacciata dal paradiso terrestre (1424) Firenze – Santa Maria del Carmine)
Ruvidità nelle carni
e nelle intenzioni;
quelle del Masaccio.
Le nostre carni aperte
un passaggio di bici Lazzare,
l'ultima ronfata, 
la Tua
sul mio collo di colpa
che ci ha degradato
a due vecchi nel non ritorno.


Nudo e crudo burrrr...Borromeo 20 maggio 2014
(Liberamente ispirata all’opera di Caravaggio: Vocazione di San Matteo (1599) Roma – San Luigi dei Francesi)
Bitume, olio, polvere
candelabri-O, r-Umori.
Diventerò luce e puttana,
alcolista, Sodoma e Gomorra,
per scopare quel vecchio 
che porge la mano livida
sulla spalla eterea.
Tira
issa
sfonda 
e infine
taglia quel che sei sullo specchio!
In verità non si può scrivere di Caravaggio, di Van Gogh e di Pollock!
-Ti sta chiedendo di entrare
-Eh sono mesi che me lo chiede
Ora basta,
finisce con R E S P I R O C O R T O
e 1500 euro.

Giuditta e Oloferne di domenica pomeriggio 27 maggio 2014
(Liberamente ispirata all’opera di Artemisia Gentileschi: Giuditta e Oloferne (1620) Firenze – Galleria degli Uffizi)
Nel nostro essere tredicenni -e non diciottenni Artemisiche Giuditte-;
il nostro Oloferne oggi, avrebbe ben più vita malata che non ora, lì, sulla tela immortale,
così sarebbe non decollato, ma sgozzato nel sangue dalla pubblica onta.
Il suo pene moscio lo ricordo con orrore.
La sua forza bruta mi pu(l)zza ancora sulle mani e le tempie.
La mia ancella; il bodyguard che mi salvò in quel tempo delle domeniche pomeriggio di gennaio, coi primi razzi laser.
A lei non fa schifo il gesto dello sgozzarlo.
A lei fa schifo lui.
Semplicemente.
A lei fa schifo lui, nel mentre tentenna e torna indietro sulla giugulare, per poi incalzare di nuovo la spada a tranciare il collo.



mercoledì 11 maggio 2016

IL VOLO...per presentarmi...



Il tema di questo quadro è "il volo"...volo inteso come discesa e caduta, ma anche come slancio vitale e gioia di vivere...è stato il primo "quadro serio" che realizzai al 2° anno di Accademia di Belle Arti ad Urbino...durante tutto il 1° anno non feci altro che dipingere, disegnare e schizzare solamente alberi, cortecce d'albero e fili d'erba...erano giorni strampalati, tutto era nuovo, odori, sapori e colori...e la libertà...una libertà nuova e bellissima di cui neppure io avevo coscienza...da poco avevo rotto col mio ragazzo dell'epoca...un uomo fantastico, che mi ha amato come nessun'altro...oggi lui è sposato ed ha tre magnifici figli...io sono sempre io, sono rimasta quella ragazzina di provincia che se ne voleva andare a Firenze per fare la scuola di restauro, ma che ripiegò sulla scelta dell'Accademia...solo col passare degli anni ho capito che è stata la scelta giusta a livello umano e culturale...certo forse oggi, se allora avessi intrapreso gli studi da restauratrice; avrei un buon lavoro...ma va bene così, evidentemente il mio cammino doveva essere questo...ma torniamo al volo...il poter volare è uno dei sogni dell'uomo da sempre...forse il più grande e comune sogno dell'uomo da sempre...ma non siamo pennuti ahimé...e allora si sogna di volare...si vola col pensiero, sì certo abbiamo mezzi per volare, ma come vola il pensiero è ben altro...riprendo in mano questo blog aperto anni fa e lasciato lì per altri anni, proprio partendo dal volo, dal punto di inizio della mia arte per così dire...dal concetto primordiale del volo...perché credo che sia un archetipo vitale e in quanto archetipo; il concetto di VOLO può unirci in molti in delle riflessioni che possano spaziare dall'arte alla vita, dallo sport alla morale, dalla società alla politica, dal personale all'oggettivo e via di seguito...e poi è un modo per farmi conoscere e per incuriosire i miei lettori...vi lascio, per oggi alle riflessioni sul volo...e...a presto per nuove novelle...